I CIO devono possedere un’ampia gamma di competenze tecniche, commerciali e gestionali. Ma padroneggiando queste competenze di leadership IT esemplari, potrai distinguerti dalla massa.

Vuoi diventare o fare carriera come CIO? Allora dovrai affinare le tue competenze commerciali e di leadership in una vasta gamma di settori, altrimenti rischi di rimanere bloccato nella tua carriera.
“I CIO devono davvero conoscere bene praticamente tutto ciò che fa l’azienda”, dice Mike Loukides [in inglese], vice president della divisione tecnologie emergenti presso la società di formazione tecnologica e commerciale O’Reilly. “Questo tipo di competenza non si acquisisce facilmente e non si tratta di un lavoro specializzato che richiede una sola capacità”.
Abbiamo parlato con i leader del settore per identificare le skill che accomunano i CIO più ricercati dalle aziende. Ecco le sette fondamentali che vi aiuteranno a diventare un CIO superstar [in inglese].
1. Leadership visionaria e risultati innovativi
I CIO dovrebbero essere visionari e utilizzare le competenze tecnologiche e le intuizioni per migliorare i risultati aziendali [in inglese], spiega Peter Silas [in inglese], CEO di Enable Healthcare, società specializzata nel settore della salute.
Silas osserva che il CIO della sua azienda è stato in grado di ottenere una leadership assertiva innovando nuovi sistemi e utilizzando i dati in modo efficace per migliorare il servizio e l’efficienza. “Un Chief Information Officer efficace nel settore sanitario garantirà che la tecnologia venga utilizzata per ottenere risultati concreti, come una migliore assistenza ai pazienti, una riduzione dei ritardi e la prevenzione, basata sui dati, delle malattie”, afferma.
Un leader strategico si impegnerà a costruire una cultura dell’innovazione [in inglese], dichiara il manager. “In Enable, promuoviamo un ambiente di lavoro aperto in cui tutti i membri dei vari reparti sono invitati a condividere le loro idee con l’IT”, tiene a precisare. “Quando tutti si sentono coinvolti nel cambiamento, l’intera organizzazione progredisce insieme”.
2. Le intuizioni commerciali di un COO
La sola competenza tecnologica non è sufficiente, avverte Ha Hoang [in inglese], Chief Information Officer dell’azienda di software per la resilienza informatica e la protezione dei dati Commvault. “I CIO devono anche essere narratori strategici, con una mentalità orientata al cliente che colleghi chiaramente gli investimenti tecnologici a risultati commerciali misurabili”.
Sebbene una profonda competenza tecnica e la comprensione delle tecnologie emergenti siano essenziali, i CIO devono anche uscire dalla loro zona di comfort e conoscere le operazioni, le vendite e altre funzioni per comprendere l’intero ambito dell’azienda, commenta Hoang. “Ciò include rimanere aggiornati sulle ultime tendenze aziendali e interagire regolarmente con altri manager e altri professionisti del settore”.
Per certi versi, avere una forte visione del business è come essere un COO [in inglese], sottolinea Hoang. “Questo perché è necessario comprendere l’intera catena del valore per potenziare appieno il proprio team e guidare l’evoluzione dell’impresa”.
3. Pensiero strategico e istinto trasformativo
Il pensiero strategico distingue un buon CIO da uno eccellente, rileva Justice Erolin [in inglese], CTO di BairesDev, una società di sviluppo software nearshore. “La tecnologia sta cambiando rapidamente, quindi è essenziale che un leader sia in grado di prevedere gli sviluppi futuri, allineare le iniziative tecnologiche agli obiettivi aziendali e pensare a lungo termine”, nota.
Il pensiero strategico ti rende proattivo, riferisce Erolin. “Inizi ad anticipare le esigenze aziendali, a guidare le iniziative di trasformazione digitale [in inglese] e a creare valore per l’azienda”, spiega. “Questo è ciò che vuole il consiglio di amministrazione e ciò di cui hanno bisogno i team”.
Diventa un ottimo ascoltatore, consiglia Erolin. “Non dovresti cercare di essere la persona più intelligente nella stanza”, dice. Cerca invece di creare la stanza più intelligente. “Il pensiero strategico prospera quando sei curioso, aperto e collaborativo”.
4. Forza d’animo interna
Mentre tutti parlano di collaborazione, visione tecnica e acume commerciale, ciò che rende davvero un CIO di successo è la forza d’animo, indica Troy Gibson [in inglese], Chief Information Officer di Centric Consulting.
In qualità di CIO, gestisci un’unità aziendale con responsabilità strategiche a livello di CEO, complessità operativa a livello di COO e pressioni finanziarie a livello di CFO, il tutto mentre sei il volto di ogni guasto del sistema e di ogni ritardo [in inglese] del progetto, fa notare Gibson. “Senza forza d’animo, cederai sotto quella pressione”, avverte. “È ciò che ti mantiene concentrato sul lungo termine quando tutti vogliono soluzioni rapide”.
Un CIO può sviluppare la forza d’animo semplicemente gettandosi nella mischia, illustra Gibson. “Trova mentori che hanno superato prove difficili, non solo quelli che ti dicono quello che vuoi sentire”, raccomanda. Valuta la possibilità di lavorare con un executive coach che possa mostrarti come affrontare le avversità. “Offriti volontario per i progetti che gli altri evitano”, consiglia Gibson. “Non puoi sviluppare questa forza nella tua zona di comfort”.
La forza d’animo non è una caratteristica statica, ma si rafforza attraverso azioni coerenti e disciplina, sostiene Gibson. Un CIO migliora nella gestione delle sfide stabilendo principi chiari, creando solide barriere operative e assumendosi la responsabilità anche quando è scomodo. “Si rafforza la forza d’animo prendendo decisioni difficili in modo trasparente, assumendosi la responsabilità dei risultati e imparando sia dalle vittorie che dalle sconfitte”, afferma. “Nel corso del tempo, chi ti circonda arriverà a vedere la tua costanza come una forza stabilizzante per l’intera organizzazione”.
5. Il senso degli affari di un CFO
Il senso degli affari è altamente desiderabile perché collega direttamente l’IT ai profitti dell’azienda, racconta Nic Adams [in inglese], CEO di 0rcus, una società specializzata nella sicurezza informatica. Questa caratteristica aiuta un CIO a comunicare in modo efficace con i dirigenti e il consiglio di amministrazione, parlando il linguaggio del business come pure il gergo tecnico.
Un Chief Information Officer con un forte senso degli affari può anche stabilire efficacemente le priorità degli investimenti IT in base al loro potenziale ritorno [in inglese] e all’impatto strategico, identificando le opportunità di trasformazione digitale [in inglese] che faranno davvero la differenza per l’azienda, precisa Adams. “Il senso degli affari trasforma l’ufficio del CIO da un centro di costo a un creatore di valore strategico”.
Un Chief Information Officer può acquisire un forte senso degli affari fungendo da partner strategico, interagendo in modo proattivo con i leader aziendali per comprendere le loro sfide e proporre soluzioni tecnologiche, aggiunge il manager. Per acquisire questa competenza è necessario tradurre i rischi tecnici in rischi aziendali e misurare e comunicare costantemente in che modo le iniziative IT contribuiscono alle metriche aziendali chiave, come la crescita dei ricavi e l’efficienza operativa.
“In definitiva, un CIO che padroneggia il senso degli affari utilizza i dati per informare le scelte strategiche e promuove una cultura dell’innovazione che risolve i problemi aziendali reali”, ammette.
6. Talento nell’orchestrazione dei risultati
L’orchestrazione dei risultati è la conversione disciplinata della strategia in valore fornito attraverso persone, dati, piattaforme e intelligenza artificiale, afferma Dalibor Siroky [in inglese], direttore generale di Planview, un’azienda di software che mira a migliorare la velocità e la qualità della distribuzione delle applicazioni.
Siroky ritiene che l’orchestrazione possa essere efficacemente realizzata seguendo alcuni semplici passaggi. “Definire alcuni risultati misurabili e affidarne la responsabilità a un leader”, suggerisce. Successivamente, finanziare e governare in base a tali risultati. “Stabilire una cadenza settimanale che esponga tempestivamente gli ostacoli”, consiglia.
I consigli di amministrazione acquistano risultati, non roadmap, spiega Siroky e la loro orchestrazione combina strategia, finanziamento, consegna e adozione in un unico sistema. “Riduce il time-to-value e impone chiari compromessi”, spiega.
Iniziate con due o tre risultati che l’azienda considera più importanti, raccomanda Siroky. “Nominate dei product owner con pieni poteri, dedicate del tempo ogni settimana al lavoro in prima linea e rimuovete rapidamente gli ostacoli”.
7. Solide capacità di comunicazione
Un CIO deve essere un abile comunicatore [in inglese]. “È importante essere in grado di spiegare concetti tecnici complessi in modo comprensibile al resto dell’azienda e di definire il valore aziendale che tecnologie dirompenti come l’AI possono apportare”, dice Rohit Garewal [in inglese], CEO della società di consulenza tecnologica Object Edge. “Devono anche essere in grado di placare i timori relativi alle perturbazioni e agli spostamenti che potrebbero verificarsi con l’adozione su larga scala dell’AI”.
Storicamente, i CIO non sono stati grandi comunicatori e i leader aziendali non sono stati grandi tecnologi, osserva Garewal. “Un CIO efficace deve essere qualcuno in grado di colmare queste lacune e fungere da collegamento tra le parti al fine di garantire l’acquisizione e l’implementazione di tecnologie affidabili”.
Promuovere continuamente idee e creare consenso [in inglese] è un’importante capacità comunicativa. Tuttavia, non può essere un gioco politico, conclude Garewal. “Un CIO deve avere un’opinione sulla direzione di un’impresa e su come la tecnologia possa aiutare a raggiungere gli obiettivi”.